Cronaca

Nocera, consegna la droga in clinica: mamma pusher incastrata da una conversazione

Maxi retata dei carabinieri a Scafati che ha portato agli arresti 36 persone: c’è anche una mamma pusher coinvolta. Si tratta di  Morena Carotenuto. La donna è stata incastrata da una conversazione tra lei e il marito che ha svelato il motivo dell’incontro presso una struttura sanitaria a Nocera Inferiore. La donna era andata a consegnare la droga, abilmente occultata nell’accendino.

Introduce la droga in una clinica a Nocera

Morena Carotenuto pensava di essere stata più furba dei carabinieri e di averla fatta franca. Durante il blitz My love, era stata controllata da una pattuglia dei carabinieri. A bordo dell’auto c’erano anche il figlioletto e Carmela Mainenti (anche lei indagata nella medesima operazione dei carabinieri): prima che le due donne varcassero l’ingresso della casa di cura, i carabinieri effettuarono controlli sui loro effetti personali, non potendo fare una perquisizione personale essendo la pattuglia formata solo da uomini.

La Carotenuto era riuscita, così, ad introdurre la droga nella casa di cura Salvatore Squillante, molto preoccupato per il controllo che alla fine diede esito negativo. Ma eloquente, per comprendere l’avvenuta cessione di droga, è la conversazione avvenuta nelle ore successive quando Squillante, rivolgendosi alla compagna, affermava «quello che mi hai dato con l’accendino, tengo tutto. Che devo fare ora lo devi sapere tu», chiarendo in questo modo che le due donne avevano abilmente nascosto la droga all’interno di un accendino ed erano riuscite a consegnarlo a Squillante, che era ancora in possesso del denaro datogli dall’assuntore (ricoverato nella struttura sanitaria come Squillante) per il pagamento dello stupefacente.

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