Curiosità

Perché il sole è responsabile dell’80% dell’invecchiamento cutaneo

Nei Paesi che vengono baciati dall’estate per molte ore all’anno con temperature alte è fondamentale prevenire la comparsa di rughe dovute all’esposizione al sole, soprattutto quando sei un amante del mare e della spiaggia.

Senza ombra di dubbio i raggi solari hanno un effetto benefico importante sull’organismo umano ma non bisogna dimenticare che possono danneggiare la cute e favorire il sorgere di patologie più o meno gravi. Per mantenere l’abbronzatura, sul web ci sono diversi consigli sui siti offerti da professionisti specializzati. Per questo motivo è fondamentale utilizzare protezioni anche quando vu

Dagli occhiali da sole, cappelli, dalle creme fino al collagene idrolizzato, ogni elemento può diventare uno scudo per proteggere la pelle dall’invecchiamento cutaneo dovuto ai raggi solari e dalle patologie che scaturiscono dal sole in eccesso nelle ore più calde, i momenti della giornata più densi di raggi UV.

La sovraesposizione al sole è dannosa per la cute

I raggi solari rappresentano la prima fonte di vita sulla Terra e sono indispensabili anche per l’essere umano e per la pelle stessa, in quando rappresentano un forte contenitore di vitamina D, ma la sovraesposizione può diventare pericolosa proprio a causa dei raggi ultravioletti che tendono a danneggiare la cute.

In Spagna sono stati registrati almeno 5000 nuovi casi di cancro alla pelle nell’ultimo anno e bisogna considerare che ci sono diversi luoghi balneari dove il sole picchia forte, a partire dall’Andalusia fino alle Isole Canarie e la Costa Brava, per questo la prima regola da seguire è quella di non restare esposti al sole nelle ore più calde. In piena estate o nelle giornate dove la temperatura supera i 30 gradi non bisogna esporsi al sole dalle 11 fino alle 17 per stare sicuri di non far entrare la pelle a contatto con la luce solare dannosa.

Restare esposti ai raggi solari in queste ore può aumentare non solo il rischio di melanoma ma anche la possibilità di lesioni e addirittura di invecchiamento precoce della pelle. Proprio così, perché questo è uno degli effetti negativi dei raggi ultravioletti.

Abbronzarsi o restare al sole con moderazione e nelle ore meno calde resta sempre il miglior modo per proteggersi dai raggi dannosi.

I raggi UV possono causare fino all’80% dell’invecchiamento della pelle

A contatto con la pelle le radiazioni solari possono arrivare a causare danni che producono effetti sullo stesso DNA cellulare, quindi sul tono e la rugosità della cute, perché distruggono il collagene, che come indica la parola tiene letteralmente incollata la pelle, rendendola liscia e tonica.

Anche se l’invecchiamento è una trasformazione fisiologica naturale degli organi viventi, l’eccessiva esposizione al sole rischia di accelerare questo processo e numerosi studi dell’Accademia Spagnola di Dermatologia mostrano l’aumento dei casi di malattie alla pelle, con una percentuale di invecchiamento della cute che può arrivare a toccare l’80% nei casi più estremi di sovraesposizione, soprattutto nelle ore più calde dalle 12 alle 16.

Oltre ai rimedi e ai metodi protettivi già segnalati, anche una corretta idratazione con almeno due litri di acqua al giorno può diventare un’ottima barriera, perché i raggi solari dannosi hanno la capacità di invecchiare anche la pelle più giovane.

Redazione L'Occhio di Salerno

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