Cronaca

Camorra a Salerno: ecco le famiglie più potenti della Provincia, la relazione della Dia luglio-dicembre2018

[titolo_paragrafo]La camorra a Scafati[/titolo_paragrafo]

Il comune di Scafati, per la sua posizione di confine tra la province di Salerno e Napoli, rappresenta un importante crocevia per la stipula di alleanze strategiche tra gruppi operanti a livello interprovinciale, in particolare nel traffico di stupefacenti. L’area, inoltre, negli ultimi anni, è stata teatro di omicidi di chiara matrice camorristica, alcuni dei quali riconducibili al locale clan MATRONE, storicamente alleato al clan stabiese dei CESARANO.

Al riguardo, il 15 luglio 2018, i Carabinieri hanno tratto in arresto due pregiudicati, uno dei quali legato al gruppo MATRONE, ritenuti responsabili di un omicidio, consumato nel 2015, di cui è stato vittima un altro pregiudicato, “colpevole” di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.

Per quel delitto, il 18 gennaio 2019, i Carabinieri hanno tratto in arresto altri correi, affiliati al clan ANNUNZIATA-AQUINO di Boscoreale (NA), collegato ai MATRONE. Nel comune di Scafati è operativo anche il sodalizio LORETO-RIDOSSO, oggetto dell’operazione “Sarastra”, del 2016, condotta dalla DIA di Salerno, che ha consentito di accertare cointeressenze tra il citato sodalizio e l’amministrazione comunale pro tempore (dal 2011 al 2016) di Scafati. Al termine di un complesso iter giudiziario, il 23 luglio 2018, il Tribunale di Salerno ha condannato i vertici del sodalizio per il reato di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione e minaccia, con l’aggravante del metodo mafioso.

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